Ponte degli Sbirri

Il ponte degli Sbirri o della Ca' sorge nello snodo centrale delle comunicazioni fra i canali, in cui si articolavano i flussi della città.

Data di pubblicazione:
03 Gennaio 2021
Ponte degli Sbirri

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PONTE DEGLI SBIRRI

 

Il ponte degli Sbirri o della Ca' sorge nello snodo centrale delle comunicazioni fra i canali, in cui si articolavano i flussi della città. Qui si  intersecano le linee di traffico est-ovest e nord-sud, così da essere questo un passaggio quasi obbligato per raggiungere i poli della Loggia del Grano, la Piazza Grande, la Pescheria, l'Ospedale degli Infermi (attuale Museo Delta Antico) e la porta dei Trepponti, dalla quale si arrivava al mare aperto nei primi decenni del 1600 e che portò  Comacchio sull’Adriatico, facendone pertanto una città di mare.

La particolare collocazione urbana ad incastro su un incrocio completo di due tra i canali di più intenso traffico e di maggior grandezza, fa sì che la sua struttura sia tra le più articolate tra i vari ponti.

Si tratta di una costruzione complessa, risultando da un insieme di tre arcate: una maggiore sul canale della Marchesana (ora via Edgardo Fogli) che scorre di fronte alla residenza vescovile e due minori, la prima sul canale della Pescheria (o della Salara) e la seconda sulla prosecuzione del canale davanti l'ospedale, entrambe poste perpendicolarmente alla maggiore.

Le arcate, molto ribassate, in mattoni fino alle spalle del ponte e in pietra d'Istria fino alla base di imposta, presentano uno spessore di tre teste (38 cm). Si accede alle due volte minori da cinque rampe di scale che collegano le sei roste dell'incrocio; e alla volta centrale che si protende sul canale del vescovo da due ulteriori gradinate. La particolare dislocazione del ponte, inoltre, determina anche la diversa forma delle rampe sulle varie stalie. La singolarità del rapporto del ponte con l’edificio delle ex carceri è evidenziato dalle due rampe che vi si addossano: una, angusta, che scende in fregio alla parete sulla stalia di sinistra del canale della Salara o della Pescheria, l’altra, ampia, che scende sulla via Agatopisto.

Non ultimo, il ponte, quasi a figurare questo legame, assume comunemente il nome di ponte delle Carceri o delle Prigioni, ma anche quello di ponte della Ca’ o degli Sbirri, derivato dal fatto che il carcere sorgeva sul lato settentrionale del demolito Palazzo del Bargello o della Gendarmeria (Ca’ del Bargello), area sulla quale nella seconda metà dell'Ottocento venne innalzato Palazzo Bellini.

I Ponti di terza categoria sono i ponti più famosi e strutturalmente complessi di Comacchio: quello detto delle Carceri o degli Sbirri, che consente di superare l’incrocio completo di due canali, mediante più arcate variamente collegate e disposte e con accessi da diverse strade, e quello comunemente detto oggi Tre Ponti (o Trepponti), in grado di collegare, pur mantenendo sempre la navigabilità dei canali, le diverse stalie (o rive pedonali) di più canali.


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TREPPONTI

 

Ultimo aggiornamento

Lunedi 19 Settembre 2022