08/06 - Alla ricerca di un’altra Comacchio. L’archeologia dell’Università Ca’ Foscari alla scoperta del passato comacchiese

Data di pubblicazione:
09 Giugno 2021

Fervono le attività archeologiche sul territorio comunale di Comacchio. Anche l'università di Venezia è in campo.

Le indagini condotto dall'équipe del professor Sauro Gelichi previste nel progetto europeo VALUE

 

 

 

Alla ricerca di un’altra Comacchio.

L’archeologia dell’Università Ca’ Foscari alla scoperta del passato comacchiese

 

Nell’ambito del progetto europeo VALUE, di cui è coordinatore il Comune di Comacchio, l’Università di Venezia Ca’ Foscari, che già aveva lavorato a Comacchio nel passato con gli scavi in piazza XX Settembre e Villaggio San Francesco, torna ad operare in questo territorio.

 

Grazie alle ricerche condotte dall’Università Ca’ Foscari, sotto la direzione del prof. Sauro Gelichi, negli ultimi quindici anni è stato possibile tracciare un primo profilo storico, economico e sociale di quello che è stato uno degli empori più importanti del Mediterraneo altomedievale. Ora la stessa équipe, guidata sul campo da Claudio Negrelli ed Alessandro Rucco, sta cercando di fare luce su un’altra comunità, quella che tra V e VII secolo si sviluppò lungo l’antico corso del Po (il Padovetere), in loc. Motta della Girata. In questa località, verso la fine degli anni ’50 del secolo scorso, Nereo Alfieri aveva scavato un complesso ecclesiastico (la chiesa di Santa Maria In Padovetere) e un vicino cimitero. Se le fonti scritte indicano che la chiesa era stata fondata dall’arcivescovo di Ravenna Aureliano verso il 520-21 d. C., assolutamente nulla si conosceva della comunità che dovette svilupparsi in prossimità di questa chiesa e alla quale gli studiosi attribuiscono l’utilizzo della necropoli di Motta della Girata.

 

Infatti tra il VI e VII secolo d. C., dopo la grande stagione di Spina e il periodo romano (caratterizzato dalla presenza di un abitato sparso su grandi latifondi di proprietà imperiale), il popolamento di questo territorio si riorganizza: sorgono nuove comunità, una delle quali darà origine a quella che sarà la Comacchio altomedievale.

 

 

L’attività archeologica dell’équipe di Ca’ Foscari, condotta nel maggio di quest’anno e che si concluderà in giugno, è al momento consistita nell’uso di analisi. Innanzitutto la realizzazione di circa 80 carotaggi a trivella manuale. Questo tipo di sondaggi consente di raccogliere informazioni di grande dettaglio con un minimo impatto sul terreno. I campioni raccolti saranno oggetto di indagini chimiche per determinare le caratteristiche delle stratificazioni antiche e comprendere dunque quale fosse il tipo di utilizzo del suolo in quel periodo (c’è un’area da cui emergono, attraverso le foto aeree, una serie di linee nel terreno che gli archeologi stanno studiando: scoline connesse all’utilizzo agricolo o peschiere?). Sulla stessa area, poi, sono stati effettuati dei rilievi tramite drone per identificare anomalie nella colorazione dei terreni e nella crescita delle piante: la foto aerea consente, infatti, di cogliere molti aspetti del sottosuolo senza la necessità di scavare in estensione.

Uso dei droni, carotaggi manuali, foto aeree, analisi chimiche del terreno, datazioni assolute tramite il C14, sono tutti strumenti utilizzati per comprendere dunque la storia di una comunità che dovette svilupparsi a poca distanza dall’attuale centro abitato, nello stesso periodo di quella che dette poi origine alla Comacchio altomedievale: contemporaneamente alle ricerche su un sito vincente (Comacchio, appunto), l’équipe di Ca’ Foscari sta cercando di fare luce anche sugli altri siti.

 

Le ricerche dell’Università Ca’ Foscari, condotte su concessione ministeriale, riprenderanno a settembre, quando un’équipe più numerosa (con docenti e studenti) approfondirà le indagini sempre nell’area di Santa Maria in Padovetere e lavorerà di nuovo all’interno del Centro Storico di Comacchio.

Saranno inoltre previste visite guidate sugli scavi, approfondimenti con conferenze e incontri con la cittadinanza. Verrà presentato il volume di Sauro Gelichi “Un emporio e la sua Cattedrale”, sintesi finale delle ricerche condotte in piazza XX Settembre e a Villaggio San Francesco tra il 2006 e il 2009.

Ultimo aggiornamento

Venerdi 12 Aprile 2024