In questi giorni si sta cercando di alimentare nei cittadini un clima di sospetto, accompagnato da tantissime bugie e mezze parole che non corrispondono alla realtà sull’ Area Ex Cercom. Su tale area, non un terreno vergine ma un comparto profondamente degradato, dopo le cessazione delle attività nei primi anni 2000 con oltre 100 esuberi, è tuttavia doveroso soffermarsi, replicare, dire bene ai cittadini come stanno le cose.
Questo territorio è inserito nel Parco del Delta del Po, ricosciuto riserva della biosfera Mab, dove convivono attività umane ad emergenze ambientali. Le attuali normative e direttive europee sono molte scrupolose. Non siamo nel dopo-guerra.
"Contrariamente a quanto riferito dall’opposizione pubblicamente, non esiste un progetto di recupero, - sottolinea il Sindaco Marco Fabbri -, ma solo una ipotesi progettuale che dovrà essere sviluppata e sottoposta nei prossimi mesi ad un lungo e complesso iter amministrativo, che prevede un parere obbligatorio di decine di Enti.
Secondo l’articolo 107 del Testo unico degli enti locali che disciplina le funzioni e le competenze dei dirigenti – spiega il Sindaco-, il parere sulle matrici legate all’impatto ambientale è di competenza amministrativa e non politica. Per questo abbiamo deciso di autorizzare la presentazione del progetto che se non avrà i crismi e i dettati di severe e puntuali leggi di settore e di derivazione derivazione europea non potrà vedere alcun sviluppo. Già da tempo abbiamo deciso con il gruppo di maggioranza, - prosegue il Sindaco - che non appena verrà depositato il progetto, saranno organizzate serate pubbliche aperte, per raccontare come stanno le cose, proiettando i documenti ufficiali che, a sua volta, saranno depositati in Comune, firmati da professionisti e vagliati dagli Enti competenti. Affermazioni come quelle dell’Onorevole Maura Tomasi 'Sappiamo bene, purtroppo che le normative possono essere piegate agli interessi nascenti', non solo non corrispondono al vero per quanto ci riguarda e non le fanno onore per il ruolo ricoperto, ma mettono anche in discussione organi di diretta emanazione e/o controllo dello Stato di cui la stessa Tomasi, componente del 'Governo del cambiamento', fa parte. Chi strumentalmente e pregiudizialmente, senza avere i documenti ufficiali a disposizione, oggi si oppone a 100 posti di lavoro in un territorio, ove quotidianamente si recrimina fame di occupazione, - conclude il Sindaco -, non sta facendo gli interessi della comunità."