Questa mattina il Vice Sindaco Denis Fantinuoli ha ricevuto, in Sala Consiglio, una delegazione statunitense del Dipartimento di Difesa, impegnata nella ricerca di militari americani dispersi in Italia, durante la Seconda Guerra Mondiale. La visita precederà una serie di sondaggi archeologici a Valle Zavelea, area in cui furono abbattuti, durante operazioni belliche delle Forze alleate (tra il 1943 ed il 1945), alcuni velivoli militari statunitensi. La delegazione, in Italia da tre settimane, è composta da: Sarah Barksdale (storica), Clive Vella (archeologo), Joshua Frank (Dipartimento di Difesa, DPAA) e da Stefanie Depriest (traduttrice- United States Air Force), con il supporto di Elena Zauli (Associazione Aerei caduti del Polesine) ed Emanuel Roma (Associazione Archeologi dell'aria di Ferrara).
Ad accogliere la delegazione insieme al Vice Sindaco, anche gli Assessori Maria Chiara Cavalieri e Riccardo Pattuelli.
"Siamo onorati di accogliere la vostra visita in questo territorio - ha sottolineato il Vice Sindaco Denis Fantinuoli -; questo Comune ha ricoperto un ruolo strategico nella Resistenza. Durante la seconda guerra mondiale questo territorio si caratterizzava per la presenza di ampie paludi salmastre, accessibili solo ad esperti. La 28^ Brigata partigiana Garibaldi che ha operato in zona per riscattare il Paese dall'occupazione nazi fascista - ha aggiunto il Vice Sindaco -, supportava le truppe alleate angloamericane. Siamo pertanto profondamente grati ai militari americani per il loro impegno e a voi per mantenere viva nei parenti la speranza di ritrovare i resti dei loro cari, che hanno sacrificato la vita, in nome della libertà. Vi porto i graditissimi saluti e la riconoscenza del Sindaco Marco Fabbri e del Consiglio Comunale."
La delegazione è stata omaggiata con volumi che narrano la storia archeologica del territorio, mentre gli ospiti hanno donato al Vice Sindaco Denis Fantinuoli una medaglia simbolica, che reca incisi su un lato gli stemmi di tutti i dipartimenti militari dell'esercito statunitense e sull'altro lato, un'aquila (simbolo americano di libertà) con la bandiera dei dispersi e dei prigionieri di guerra. "Never Forgotten" si legge nella medaglia, in quanto "è nostro preciso impegno far tornare in patria tutti i nostri militari dispersi e caduti in guerra. Non saranno mai dimenticati - ha assicurato Joshua Frank del DPAA - ed in questi anni, proprio per agevolare le ricerche, abbiamo allacciato contatti con i parenti di tutti i nostri militari che risultano dispersi non solo in Italia. In caso di ritrovamento saranno effettuate comparazioni del DNA."
La delegazione statunitense è ripartita alla volta di Venezia e farà ritorno, non appena saranno state espletate tutte le procedure necessarie, per dare avvio alle ricerche su questo territorio.