COMUNICATO STAMPA:
REPLICA DEL SINDACO FABBRI SULL’AREA EX CERCOM
Con riferimento alle notizie uscite negli ultimi giorni sui media locali, rispetto all’area ex Cercom, l’Amministrazione intende replicare quanto segue.
“Nelle ultime settimane – afferma il Sindaco Marco Fabbri – è stata avviata una campagna del fango e di disinformazione che ha visto scendere in campo anche consiglieri regionali. Non corrisponde al vero infatti, tra le altre cose, che il progetto ex Cercom sia stato promosso dal Comune di Comacchio, ma al contrario è stata attivata una procedura richiesta da privato. L’Ente pubblico, deve per legge e non può discrezionalmente, attivare tutte le procedure ad istanza di parte e verificarne la fattibilità. Non corrisponde al vero – continua il Sindaco- che abbia mai rassicurato o minimizzato rispetto ad eventuali impatti ambientali o sanitari, ma al contrario ho sempre sostenuto, così come deliberato dal Consiglio Comunale e più volte ribadito nel medesimo contesto, che eventuali valutazioni di opportunità politica potevano essere espresse soltanto terminato l’iter della conferenza tecnica dei servizi”.
Domani 30 novembre, si terrà la terza riunione della conferenza tecnica che vedrà tra le altre cose anche un sopralluogo in loco, dato che gli Enti fino ad ora hanno espresso solo alcune primarie osservazioni e richieste integrative.
“Un segnale positivo che permette ai tecnici degli organi incaricati di valutare i progetti, non solo su base documentale, ma di toccare con mano i luoghi e il loro stato di effettiva consistenza, degrado e abbandono. Nelle passate settimane ho intimato, a seguito della segnalazione degli Enti tecnici, la bonifica di alcune porzioni residue di cemento-amianto e non certo l’abbattimento di tutta l’area, che non si può fare per legge. Il Consigliere Bertani, dovrebbe sapere che la bonifica dei siti inquinati è una competenza che non è mai stata dei Comuni, ma al contrario di Arpae Emilia Romagna (in passato della Provincia di Ferrara), dunque può visionare gli atti passati all’interno dello stesso Ente per il quale presta servizio. Lo stesso vale per la valutazione di incidenza ambientale che non può richiedere il Sindaco, ma eventualmente e, solo ove previsto per legge, dagli enti tecnici competenti”.
C’è una sola certezza. “In coerenza con quanto abbiamo sempre detto non ci faremo abbindolare dalla previsione di 100 posti di lavoro, né da atteggiamenti diffamatori e denigratori come quelli messi in atto nelle ultime settimane. Siamo totalmente fiduciosi verso gli organi tecnici competenti in materia di salute e ambiente e attendiamo, senza porre pressioni, a differenza dei Comitati, che si esprimano nel merito della progettualità. Se non ci saranno le condizioni favorevoli, l’impianto non si farà. Questo perché, a differenza di Bertani, noi viviamo a Comacchio 365 giorni l’anno e vorremmo continuare a farlo, garantendo l’incolumità e il benessere di tutti. Noi, a differenza del partito del Consigliere Bertani, non siamo favorevoli alle scorciatoie o ai condoni fiscali o edilizi (mascherati da locuzioni come ‘Pace’), l’esempio dell’art. 25 del decreto Genova relativo ad Ischia è l’esempio lampante di quello che non vogliamo essere”.