Gli studiosi dell’Università di Bologna sono tornati nelle valli (20 settembre - 8 ottobre 2021) attorno all’antica città di Spina per riportarla in luce.
Grazie al progetto VALUE – interreg Italia-Croazia, di cui il Comune di Comacchio è capofila, l’Università sta lavorando per indagare l’abitato e la necropoli etrusca di Valle Trebba.
L’attività di studio si inserisce nel percorso intrapreso con le missioni archeologiche di ottobre 2020 e aprile 2021, che hanno già portato a significativi risultati.
Come nelle passate missioni, i metodi utilizzati non comporteranno scavi, ma solo indagini che non intaccheranno il terreno. Le ricognizioni sui campi camminando in gruppi all’interno di rigide griglie, l’uso di strumenti geofisici, il rilievo e l’acquisizione di fotografie multispettrali tramite droni, sono metodi ormai imprescindibili all’interno della più aggiornata ricerca archeologica e consentiranno di individuare le tracce di strutture sepolte all’interno di un’area vastissima, di circa 29 kmq.
Sotto il coordinamento di Elisabetta Govi e di Andrea Gaucci, il gruppo di ricerca dell’Alma Mater Studiorum comprende assegnisti di ricerca, dottorandi, allievi della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici e Studenti del Corso di Laurea Magistrale in Archeologia e Culture del Mondo Antico. La missione ha preso avvio il 20 settembre scorso e terminerà l'8 ottobre. La base operativa è stata allestita presso il Museo Delta Antico di Comacchio.
In collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, con la prestigiosa British School at Rome e con la società francese Geocarta, sarà possibile usufruire di competenze e strumentazioni che consentiranno di estendere le ricerche su ampie aree. Partner importante dell’indagine è il Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, ora inserito all’interno del gruppo di lavoro per la parte di Geologia e Geomorfologia del territorio. Conoscere l’estensione e l’articolazione dell’abitato della città di Spina e il suo rapporto con le necropoli, la ricostruzione del paesaggio lagunare delle valli attraversate dal Po, costituiscono gli obiettivi primari del progetto. I dati raccolti permetteranno dunque di progettare campagne di scavo mirate a zone ritenute di interesse per la comprensione della città antica.
In occasione del termine delle attività, per illustrare al pubblico i primissimi risultati delle operazioni di ricerca archeologica e per descrivere in dettaglio le tecniche utilizzate, il Comune di Comacchio, in collaborazione con l'università di Bologna, organizza un ARCHEO Open Day che si terrà nell'intera giornata di giovedì 7 ottobre 2021, dalle ore 9 alle 12 e, nel pomeriggio, dalle 15 alle 18.
Per l'occasione, dalle 15 alle 16 è in programma una dimostrazione sull'utilizzo del magnetometro, durante la quale verranno descritti il funzionamento e le tecniche di applicazione. Tutti gli interessati sono invitati a presentarsi sul retro del Museo Delta Antico (via A. Buonafede) dove per l’occasione, negli spazi retrostanti del museo, saranno allestiti i laboratori: l’accesso, negli orari previsti, sarà organizzato in piccoli gruppi. Non è necessaria la prenotazione ma si ricorda l'obbligo di esibire il green pass all'ingresso.