Giovedì 14 marzo 2024, alle ore 18:30, in presenza di un pubblico numeroso si è tenuto nel salotto culturale della Casa Museo Renzo Savini a Bologna l’incontro “Genius loci e l’energia invisibile che lo abita. Nuove opportunità di incontro fra luoghi e persone”. Protagonisti dell'atteso appuntamento le dimore e le memorie lasciate dietro di sé da tre personaggi che in modo diverso, nel secolo scorso, hanno amato e creato opere d’arte: Remo Brindisi, Renzo Savini, Guerrino Tramonti.
Sul percorso che ha portato a questa importante iniziativa, le parole dell’assessore alla cultura Emanuele Mari: “Abbiamo lavorato per addivenire a questo accordo di collaborazione con le Case Museo Remo Brindisi di Lido di Spina, Renzo Savini di Bologna e Guerrino Tramonti di Faenza per creare occasioni di visite e incontri che aumentino sempre più la conoscenza del nostro Museo in altri contesti qualificati e coinvolgendo pubblici di varie età interessati all’arte contemporanea”.
Moderati da Nicoletta Barberini Mengoli, esperta in maioliche antiche e collaboratrice del “Resto del Carlino”, Marco Tramonti, Benedetta Savini e Laura Ruffoni hanno illustrato le caratteristiche di ognuna delle case e i motivi di contatto culturale, umano e ideale che hanno portato, in modo quasi naturale, le tre case-museo ad iniziare una collaborazione attraverso un progetto di visite guidate in tre week-end di primavera, come hanno ribadito Milena Camposano Tramonti, curatrice del Museo Tramonti, e Alessandro Porri, storico dell'arte e guida turistica, che hanno illustrato il progetto di viste “Trittico di Primavera”.
Un elemento di affinità è anche il Lido di Spina ove Remo Brindisi risiedeva e gli altri due protagonisti frequentavano nei mesi estivi.
Ad unire le tre case è poi l'esperienza drammatica dell'alluvione a Faenza del maggio 2023 che ha seriamente danneggiato il Museo Tramonti. È stato un momento molto intenso in cui le forze di tutti si sono unite.
Milena Camposano Tramonti, con Claudia Cincotti, archeologa e volontaria, ha scritto il libro “Fai per bene” che raccoglie le memorie di quei giorni, di cui Claudia Cincotti ha letto un brano.
Così Laura Ruffoni, direttrice della Casa Museo Remo Brindisi e una delle protagoniste dell’incontro: “Questi mesi trascorsi, anche per l’esperienza dell’alluvione, sono stati indimenticabili e sono sicura che siano il punto di partenza per nuovi obiettivi. In particolare, si deve tendere alla costruzione e all’allargamento di reti che mettano a sistema le moltissime preziose realtà culturali che sono presenti nel nostro territorio e rendono così speciale e ricco il nostro Paese”.