In un convegno di altissima caratura che non si svolgeva a Comacchio almeno dal 2005, Comacchio stessa ha raccontato la sua storia attraverso l'Archivio Storico Comunale (ASCCo) nella giornata di studi di oggi alla Sala Polivalente “San Pietro” di Palazzo Bellini.
Le carte dell'Archivio Storico Comunale di Comacchio (ASCCo), sono state oggetto nel corso degli ultimi anni di una serie di importanti interventi di riordino, inventariazione e descrizione informativa realizzati in base alla Legge regionale 18/2000 e promossi dal settore Patrimonio culturale della Regione Emilia Romagna.
4.100 fascicoli e 580 buste movimentati nell'ultimo intervento archivistico che mirava a completare i riordini precedenti avvenuti a partire dalla metà degli anni Ottanta del Novecento, in coincidenza con la destinazione di Palazzo Bellini a Istituto Culturale come oggi noi lo conosciamo.
L'abbrivio dei lavori - affidato all'esperto Davide Tomasi, referente per l'Archivio Storico del Comune di Comacchio - ha messo in luce il prezioso percorso intrapreso per la valorizzazione del patrimonio archivistico locale, ricordando gli snodi cruciali di questa importantissima storia documentale. Una storia, quella dell'Archivio Comunale, intrinsecamente connessa con quella della Biblioteca Civica L.A. Muratori e del prestigioso stabile che li ospita: Palazzo Bellini.
Nei saluti istituzionali, poi, Emanuele Mari, assessore alla cultura del Comune di Comacchio - oltre a ringraziare esperti e professionisti che si sono prodigati per il risultato raggiunto, lodando il lavoro degli enti coinvolti - ha evidenziato l'inestimabile valore dell'Archivio Comunale dal punto di vista storico e documentale definendo "il 1986 momento di svolta per la Città di Comacchio con la creazione di quello che oggi definiamo Polo Culturale di Palazzo Bellini". Ha poi proseguito Mari: "Da quegli anni in avanti la Biblioteca di Comacchio, regola di ogni biblioteca in Italia, ha aumentato costantemente il proprio patrimonio di testi nonostante i crescenti processi di informatizzazione e digitalizzazione.".
Tra i relatori di eccellenza del convegno archivistico: il Prof. Dario Gaggio dell'Università del Michigan, che si occupa di storia economica e storia ambientale, ha esordito sottolineando che: "Comacchio con le peculiarità che la contraddistinguono ha molto da insegnare al mondo, in particolare la sua storia economica recente".
Nelle interessantissime relazioni che si sono susseguite nel corso della mattinata Patrizia Luciani, della Coop.va Le Pagine di Ferrara ha presentato un excursus storico degli ultimi 700 anni della storia di Comacchio, di cui si ha evidenza nei fondi dell’archivio storico comunale. In continuità Davide Chieregatti, della stessa Cooperativa, è entrato nel dettaglio, raccontando come questi fondi siano stati trattati dal punto di vista archivistico, sottolineando come sia importante una analisi non solo della carte, ma anche del contesto in cui si inseriscono.
Mirella Plazzi, Area Biblioteche e Archivi del Settore Patrimonio cultura della Regione Emilia-Romagna, ha illustrato e mostrato il software su cui l’archivio è stato inventariato, un software regionale, molto ricco che restituisce l’importanza di Comacchio e delle sue valli, dei quali si trovano riferimenti nelle carte degli archivi di tutta la Regione.
Nell'intervento conclusivo Luciano Luciani, studioso di storia locale, ha raccontato della sua esperienza di fruitore e ricercatore in archivio descrivendo "L'Archivio come collante tra storia e attualità". Non ha mancato di rimarcare, infine, l’importanza della ricerca storica e di tramandare la storia del territorio per guardare al futuro, invitando soprattutto i giovani ad investire in questo sapere.