Presentata in conferenza stampa la mostra dedicata a Ugo Guidi, celebre artista nativo di Comacchio che ha contribuito all’importante espansione della pittura durante il Novecento. La Mostra, che celebra i 100 anni del celebre personaggio, intende essere ricordata dai visitatori - e attraverso il catalogo - come una completa rappresentazione delle varie espressioni artistiche in cui, dagli anni 40 sino ai primi anni del 2000, si era cimentato il Maestro.
“E’ la mostra di un grande pittore del Novecento – precisa l’assessore alla cultura Emanuele Mari – Ho potuto visitarla già nel corso dell’allestimento e si tratta di opere di grandissimo impatto. Un importantissimo evento culturale che doniamo alla Città e non solo”. L’esposizione si inserisce nelle iniziative promosse dall’Amministrazione per valorizzare gli illustri personaggi a cui Comacchio ha dato i natali, questo l’orientamento sposato già nel 2022 con le celebrazioni di Guido Carli.
100 - come gli anni trascorsi dalla nascita di Guidi - le opere esposte: comprendono dipinti, disegni e sculture. La mostra si snoda tra le grandi quadri, le grandi sculture, i bozzetti e le tele più intime. Notevole la presenza dei ritratti, per i quali l'artista era partticolarmente noto, degli incombenti nudi femminili, dei paesaggi dell'Appennino e delle lussureggianti nature morte, con fiori che, a contraddire la definizione, colpiscono per la loro viva e fresca presenza.
La nipote dell'artista e curatrice della mostra, Barbara Buldrini, ha sottolineato come “Comacchio rappresenti una cornice meravigliosa e terra d’origine di Ugo Guidi. Già da due anni eravamo al lavoro per le celebrazioni del Centenario ed il Comune ha dato subito disponibilità ad ospitare, proprio qui, la mostra commemorativa di questo Maestro del Novecento italiano”.
Tra aneddoti ed espedienti del pittore e scultore, anche Loris Pellegrini, amico di famiglia, collezionista e curatore della mostra allestita alla Galleria d’Arte di Palazzo Bellini ha sottolineato: “Era conosciutissimo nella sua città, a Bologna, fin dagli anni ’50, pur nella suo riservatezza. Ci teniamo profondamente a far conoscere, anzi, a ricordare il celebre Guidi”.
Guidi, nato a Comacchio il 20 Marzo 1923, si trasferì a Ferrara con la famiglia quando aveva solo tre anni, sino alla frequentazione delle scuole elementari. Nel 1933, il padre ottenne un impiego a Bologna e vi si trasferì con la famiglia e con Ugo, che studiò e visse sempre nel capoluogo emiliano, ad esclusione di alcuni anni durante la guerra, in cui si rifugiò a San Giuseppe di Comacchio, trovando poi al ritorno a Bologna la casa di via Belle Arti distrutta dai bombardamenti.
Già iscritto all’Accademia delle Belle Arti dal 1940, al corso di decorazione, conseguì negli anni successivi diversi premi: il premio “Dante Trebbi” per l’architettura; successivamente il “Tullo Moy” per il paesaggio; quindi il premio “Bevilacqua” per la figura. Ottenne anche una borsa di studio ministeriale nel ’42-’43 e vari passaggi “ad honorem”, presentando lavori ai suoi insegnanti in Accademia, Giovanni Romagnoli e Giorgio Morandi.
L’artista, dopo lunghi mesi di malattia, morì la vigilia di Natale 2007 e Barbara Buldrini, la nipote si prodigò nel sostenere il ricordo del professore con molte iniziative in tutta la Regione.
L'inaugurazione è in programma per sabato 22 aprile ore 11. La mostra sarà visitabile fino al 26 agosto, dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18.