Inaugurate le aule didattiche, cresce il numero dei reperti esposti, aumenta l'inclusività con il banco tattile ed il baby pit stop e si arricchisce di nuove tecnologie multimediali il percorso museale
Comacchio ha presentato sabato 18 febbraio 2023, al grande pubblico, i nuovi allestimenti del Museo Delta Antico, con un incontro nella prestigiosa Sala Polivalente "San Pietro" di Palazzo Bellini a Comacchio (FE), che ha visto presenti le più alte cariche delle istituzioni coinvolte in questo straordinario percorso: Comune di Comacchio, Soprintendenza e Direzione Regionale Musei.
“Quando si parla di archeologia, a Comacchio, si tocca uno dei temi più sentiti e partecipati, un valore identitario nel quale la comunità, ancora oggi, si riconosce, perchè si parla di storia, ma anche di radici – dichiara il Sindaco Pierluigi Negri - Le attività di ricerca, gli studi interdisciplinari e gli scavi effettuati in questi decenni sono stati eventi emozionanti, inattesi e tanto incisivi da influenzare profondamente la società comacchiese dal punto di vista antropologico, sociale, economico e culturale. A fianco di ciò, iniziative di rilevante interesse e livello internazionale, hanno consolidato e rafforzato un valore che, ancora oggi, ci coinvolge e ci vede protagonisti.
La giornata di oggi, sono convinto, ne rappresenti una significativa testimonianza”.
Un ampliamento e “restyling” profondo per il Museo Del Delta, che cresce nel numero e nella qualità dei reperti esposti, nei percorsi di inclusività e coinvolgimento per aprirsi ad un pubblico sempre più vasto e diversificato e nell’utilizzo di tecnologie multimediali sempre più performanti. I progetti realizzati sono a cura della Direzione Scientifica del Museo e del Servizio Cultura, in accordo con la Soprintendenza e la Direzione Regionale Musei e dell'Unione Ciechi.
“Il Museo è un veicolo culturale di primaria importanza per il nostro territorio – sottolinea l’Assessore alla Cultura di Comacchio, Emanuele Mari - è inserito in una rete di relazioni che lo connotano come un interlocutore di sicuro valore. Un solido rapporto di collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, a cui si aggiunge la recente formalizzazione dei rapporti di collaborazione col Museo Archeologico di Ferrara e con la Direzione Regionale Musei, restituisce come buon esito un sistema strategico di sviluppo e valorizzazione culturale, con azioni programmatiche partecipate e trasversali”.
Una sinergia che ha trovato recente concretezza nelle celebrazioni per il centenario della scoperta di Spina, a seguito delle quali parte dei materiali archeologici scelti per la mostra "Spina100, dal mito alla scoperta" ospitata nelle sale di Palazzo Bellini, trova oggi esposizione nella sezione etrusca del Museo Delta Antico”. Affermazioni che trovano conferma anche da parte di Tiziano Trocchi, Direttore del museo Archeologico nazionale di Ferrara: “L'occasione è per me particolarmente gradita, in quanto rappresenta una importante tappa di un programma di collaborazione tra Museo Archeologico di Ferrara e Museo del Delta Antico, sancita dal protocollo recentemente siglato dai due musei e dagli enti che ne sono responsabili, rispettivamente: la Direzione Regionale Musei dell'Emilia Romagna e il Comune di Comacchio. Il Museo di Ferrara si è impegnato con grande convinzione ad una condivisione di materiali archeologici di grande pregio e valore testimoniale, che non è un semplice prestito, ma rappresenta per noi il concretizzarsi di un progetto di valorizzazione comune intorno allo straordinario patrimonio che gli scavi della città etrusca di Spina ci hanno trasmesso".
La giornata inaugurale rappresenta la prima, imperdibile, occasione per scoprire il nuovo banco tattile "la storia tra le mani, dove sono esposti reperti originali depositati al Museo Delta Antico dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Bologna, Modena, Reggio-Emilia e Ferrara e dalla Direzione Regionale Musei.
Commenta così l’evento la Direttrice del Museo Delta Antico, Caterina Cornelio: "Possiamo considerare la manifestazione di oggi come una festa di compleanno anticipata (il Museo Delta Antico è stato inaugurato il 25 marzo 2017 ndr). Una festa nella quale i doni sono rappresentati da tutte le "azioni" che hanno portato alla creazione di altre sezioni. Esse offrono nuove sfaccettature dell'esposizione, sia che siano finalizzate a una più ampia fruibilità da parte di concittadini portatori di handicap -il banco tattile- o a una visione più completa e articolata del concetto di archeologia e tutela - le due vetrine che ospitano materiali recuperati dalle Forze dell'Ordine, in futuro spunto per progetti tematici da condividere con il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, ove erano conservati- o alla frequentazione dei più piccoli, come le aule didattiche e la postazione Baby pit stop (realizzata con il contributo del Soroptimist Club Ferrara), che concorrono a identificare il nostro museo come una delle istituzioni più attente al pubblico, anche dei piccolissimi e delle loro mamme".
Il Museo del Delta vede, infatti, arricchita la sezione dedicata alla citta di Spina: tra i traguardi raggiunti e che vale la pena ricordare, la presentazione del corredo della tomba 579 di Valle Trebba, una inumazione femminile del 440 a.C., caratterizzata da cratere monumentale, segnacolo funerario e monili in oro, in parte restaurato grazie al contributo del Rorary Club Comacchio, Codigoro e Terre Pomposiane ed i numerosi reperti recuperati a seguito di sequestri delle Forze dell'Ordine, in particolare Guardia di Finanza e Arma dei Carabinieri. A questo si aggiungono le suppellettili provenienti dai più recenti scavi dell'Università di Zurigo nell'abitato di Spina, al quale è dedicata una nuova sezione, dotata di video, realizzata con il contributo della stessa Università.
“I nuovi allestimenti – commenta infine Sara Campagnari, Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara - costituiscono l’ulteriore tappa di un importante percorso condiviso, avviato nella primavera del 2018, dalla Soprintendenza, i Comuni di Comacchio e Ostellato, il Parco Delta del Po, le Università di Bologna, Ferrara, Ca’Foscari di Venezia e di Zürich, grazie alla firma di un Protocollo d’Intesa per l’avvio di un programma coordinato di indagini, studio, analisi e pubblicazione dati archeologici riguardanti i territori dei Comuni di Comacchio e Ostellato. Una grande azione sinergica che ha dato avvio ad una rinnovata e prolifica stagione di scavi, ricerche, studi archeologici, esposizioni, finalizzati anche ad accrescere le collezioni museali, in una prospettiva dinamica”.
Un comportamento virtuoso, quello sempre adottato dal Comune di Comacchio nella gestione del Museo, grazie al quale gli apparati multimediali scelti per la mostra Spina 100. Dal Mito alla Scoperta - 10.000 visitatori a cui vanno aggiunte le oltre 1000 presenze alle conferenze de I giovedì di Spina – oggi trovano nuova collocazione all’interno del Museo. Si completa così il percorso all’interno del Museo Delta Antico con le aule didattiche, due grandi mappe topografiche e tre nuovi video, frutto delle ricerche e dell'esperienza maturata con la mostra nel corso delle Celebrazioni Spinetiche. Capacità organizzative e progettuale, del resto, concretamente dimostrate dalle costanti, sostanziose elargizioni della Regione Emilia- Romagna e dell'Università di Zurigo, la quale ha sostenuto il nuovo allestimento della sezione dedicata alle "Case di Spina", dotata di un suggestivo video sull'abitato della città etrusca, uno spaccato della quale è godibile nel Museo Open Air di stazione Foce, frutto del progetto europeo VALUE di cui Comacchio è stata capofila.
Ultimo aggiornamento
Mercoledi 15 Marzo 2023