21/05 - Comacchio. Una città tra mito e scienza. Medicina e Società al tempo di Napoleone

Data di pubblicazione:
23 Gennaio 2020

Comacchio. Una città tra mito e scienza.

Medicina e Società al tempo di Napoleone

Sabato 25 Maggio 2019

 

Un incontro a più voci dedicato a Comacchio in età napoleonica e alla trasformazione che la dominazione francese ha operato sull’assetto sanitario e socioeconomico della comunità comacchiese: sabato 25 maggio, dalle ore 9.30. complesso di Palazzo Bellini

L’incontro di scandaglio storico, introdotto da Caterina Corneli o, archeologa e direttrice del Museo Delta Antico, si inserisce nel percorso di approfondimento storico e archeologico avviato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Comacchio, per dettagliare, con sempre maggiore attenzione, tutto ciò che gravita attorno al Museo Delta Antico: sia per il suo apparato archeologico che per lo splendido manufatto architettonico che lo ospita.

Ed è sulla genesi storica dello Spedale degli infermi che interviene Aniello Zamboni , con il suo contributo Dal “motu proprio” di Benedetto XIV (1771), all’editto di Eugenio Napoleone (1811) , dedicato appunto all’antico nosocomio, che, pur voluto dal Papato, viene attivato solo nel 1814 su decreto di istituzione del viceré d’Italia Eugenio Napoleone. E’ opera dell'architetto Antonio Foschini; e per la parte posteriore e la casa del medico, dell’architetto Gaetano Genta. I lavori iniziati nel 1778 terminano nel 1784.

Nel 1979, l’Amministrazione comunale di Comacchio affronta i problemi dell’immobile, commissionandone il rilievo integrale (interni ed esterno), propedeutico al progetto di restauro, incaricando gli architetti Zarattini e Marcialis. A Maurizio Marcialis il compito di illustrare nel corso dell’incontro Il rilievo dell’Ospedale degli Infermi , per descrivere lo stato dell’arte al momento dalla dismissione delle funzioni di cura dell’edificio, con il supporto di immagini grafiche e fotografiche eseguite in collaborazione con l’architetto Flavia Bustacchini. Sarà evidenziato il cammino percorso per il recupero e il restauro dell’edificio realizzato con finanziamenti succcedutisi nel tempo, fino all’allestimento del Museo Delta Antico.

 

Sulla medicina al tempo di Napoleone, due gli interventi in programma: Riccardo Modestino , con La medicina come scienza dell’uomo ai tempi di Napoleone , spiegherà il ruolo di Parigi e della Rivoluzione francese, erede dell’innovazione nell’ambito della medicina e dell’agire politico gemmati dall’impulso illuminista e artefice di una nuova medicina della persona, fondata su istanze estremamente attuali: libertà dal bisogno, uguaglianza sociale e fraternità fra curanti e curati, fra medici e cittadini. Il binomio scienza e umanità. Medicina e umanità a Comacchio a fine Settecento . Gianluca Lodi ,, descriverà invece le trasformazioni migliorative delle condizioni di vita in Città, con le misure attuate per contenere le insalubrità di un territorio, chiuso tra mare e laguna, causa di molte delle malattie diffuse; alcune di esse presentano un andamento epidemiologico e clinico davvero singolare che verrà descritto nei suoi aspetti più particolari.

 

Nel contributo di Maurizio Pajola , le acque assumo una salinità produttiva: L’acquisto delle valli : la concretizzazione di un sogno e la realizzazione di un impianto salifero . Saranno affrontati i mutamenti di carattere socio-economico seguiti all’occupazione francese. Dal “Rogito Giletti” (1797) con l’acquisto delle “Valli,e Pesche di Comacchio, e sue adiacenze” alla realizzazione di un impianto salifero: nel 1810 venne affidata al marsigliese Jean Claude Gerard de Bayon la progettazione di un impianto salifero “alla francese”.

Ad Aniello Zamboni , con Comacchio turbata da un morbo crudele , sono affidati gli aggiornamenti sulla documentazione relativa a quella particolare affezione (lebbra): le notizie sul“ morbo crudele” che turba Comacchio sono in pochi documenti, in prevalenza atti amministrativi dell’inizio del XIX secolo. Chiuderà la giorata di studi dedicati all’epoca napoleonica Alessandro Bondesan , con un contributo su La “Carta Napoleonica del Basso Po”, poi detta “Carta austriaca” , esito di un grande sforzo dei cartografi militari dell'esercito napoleonico: un acrta che ancora oggi desta ammirazione per la sua precisione e modernità. Prodotta fra il 1812 e il 1814, si avvale di tecniche all'avanguardia per l'epoca.

 

Al termine dell’incontro è prevista una degustazione offerta dall’Associazione Italiana Sommelier- Delegazione di Ferrara, con il contributo Po Delta Tourism.

 

 

 

 

Comacchio, 21 maggio 2019

Ultimo aggiornamento

Venerdi 12 Aprile 2024