Il tema del collegamento ferroviario è purtroppo noto – e mai accantonato – per l’Amministrazione di Comacchio.
A confermarlo tutti gli strumenti di pianificazione comunale, dove - sotto il profilo infrastrutturale - è sempre stata presente la previsione dell’estensione dell’attuale tracciato ferroviario Ferrara-Ostellato, con un suo prolungamento secondo un asse Ostellato – mare, con stazione a Comacchio-P.to Garibaldi. La soluzione, che ricalca con alcune differenze il tracciato della storica ferrovia smantellata a causa dei bombardamenti del secondo conflitto mondiale, è evidente, infatti, fin dal Piano Regolatore adottato nel 1972 e approvato nel 1975 e fino al Piano Urbanistico Generale, illustrato nell’ambito della Consultazione Preliminare conclusasi a giugno del 2021.
A fianco di tale ipotesi, si innesta poi lo scenario del Trasporto Rapido Costiero (TRC) che, sulla scorta dell’esempio romagnolo di collegamento tra Rimini a Riccione, si potrebbe estendere in modo sistemico sulla riviera adriatica conferendo un’opportunità di connessione alternativa e veloce sulla direttrice Ravenna-Venezia.
E’ innegabile come il ripristino dei collegamenti ferroviari di Comacchio con Ostellato-Ferrara e la realizzazione del collegamento Ravenna e Venezia potrebbero garantire una mobilità alternativa, funzionale non solo al turismo, ma anche alle opportunità di collegamento per chi lavora, studia e abita in questi luoghi. Questo trasformerebbe in maniera del tutto nuova Comacchio ed i Lidi, rendendoli finalmente luoghi completamente accessibili, con effetti benefici evidenti oltre che sotto il profilo turistico, anche dal punto di vista economico e lavorativo.
Purtroppo sia il Piano Regionale Integrato dei Trasporti (PRIT 2025) - approvato con Delibera di Assemblea regionale n. 59 del 23 dicembre e pubblicato sul BUR n. 379 del 31 dicembre 2021 - sia il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) della Provincia di Ferrara (Variante 2018 - Trasporti) non riportano alcuna previsione circa lo strategico collegamento con la linea ferroviaria Ostellato-Ferrara, mediante realizzazione del tratto Ostellato-Comacchio/Lidi.
Un’assenza mai passata inosservata da parte della giunta Negri; sono, infatti, numerosissime le occasioni in cui l’Amministrazione Comunale ha evidenziato e rimarcato la necessità di inserire la previsione infrastrutturale della ferrovia nella pianificazione sovracomunale.
Lo confermano i contributi del Comune di Comacchio inviati alla Regione a dicembre 2020 per la redazione del Piano Regionale e quelli di gennaio 2021 per la redazione del Piano Teritoriale di Area Vasta (PTAV) della Provincia di Ferrara. Oltre che gli interventi ad una riunione specifica sul tema "Mobilità e trasporti: infrastrutture stradali e portuali” dello scorso 17 giugno e le ultime proposte presentate dal Sindaco avv. Pierluigi Negri di integrazione alla Bozza del Patto per il lavoro ed il clima - Comune di Comacchio del 26 luglio 2021.
Tali proposte di integrazione riguardano, specificatamente, il tema delle "connessioni materiali" e delle "connessioni con altri sistemi territoriali", tema di rilevanza strategica all'interno del redigendo PUG (Piano Urbanistico Generale), contributi – va detto - in parte accettati ed inseriti nella stesura definitiva.
Queste in sintesi le proposte più volte formulate:
- collegamento con la linea ferroviaria Ostellato-Ferrara, mediante realizzazione del tratto Ostellato-Comacchio/Lidi;
- estensione della rete ferroviaria Ferrara-Comacchio/Lidi, con ruolo di snodo tra Ravenna e Venezia, quale supporto indispensabile al funzionamento dei sistemi produttivi e portuali;
- determinazione del nuovo assetto della viabilità determinato dalla nuova autostrada E55;
- definizione del ruolo della Strada Statale n. 309 “Romea” conseguente alla realizzazione delle grandi infrastrutture di cui al punto precedente, quale “strada locale”, direttrice turistica di lungo raggio, asse carrabile e ciclabile (sulla scorta degli esempi mitteleuropei).
A che punto siamo? Il Patto per il lavoro e per il clima – Focus Ferrara sottoscritto il 18 novembre scorso inserisce tra gli interventi sulle “connessioni materiali”:
- la realizzazione di uno studio di fattibilità in merito alla realizzazione della direttrice di trasporto pubblico dedicato Ferrara – Comacchio (linea elettrificata). Tali investimenti si propongono di favorire l’accessibilità delle zone interne, valorizzare in maniera sistemica gli incentivi su altre misure regionali legate al trasporto pubblico, velocizzare lo scambio fra Ferrara e Bologna e Venezia, collegare l’Alto ferrarese alla costa disincentivando l’uso dell’automobile, aumentare le potenzialità di movimento merci su rotaia verso il Brennero.
- l’ammodernamento dell’idrovia ferrarese allo scopo di facilitare in particolare la logistica dal Po a Ravenna ed eliminazione delle attuali barriere lungo l’asta navigabile.
- il potenziamento della navigabilità interna, valorizzando la multifunzionalità dei collegamenti e l’integrabilità con le altre connessioni sostenibili.
- la realizzazione del sistema portuale di livello regionale di Porto Garibaldi.
Un primo risultato, anche se non sufficiente, per Comacchio. Per questo manteniamo alta l’attenzione e l’impegno dell’Amministrazione e dei servizi comunali per mettere a valore il patrimonio territoriale unico di cui disponiamo, cercando di conquistare il giusto posto nello scenario regionale e nazionale.